Roberta Bruzzone non ha diffamato
REGGIO EMILIA . Assolta perché il fatto non costituisce reato.
Finisce così la disputa in tribunale avviata nei confronti della nota criminologa 44enne Roberta Bruzzone, accusata di diffamazione dall’imprenditrice toanese 51enne Marzia Schenetti. Quest’ultima aveva avviato una sua battaglia legale contro l’ex fidanzato Rodolfo “Rudy” Marconi che accusa di stalking, assolto nel giugno scorso anche grazie alla consulenza proprio di Bruzzone. Tutto parte da una udienza del 17 maggio 2013 sul processo per stalking, quando è esplosa la vicenda che ha portato all’accusa poi di diffamazione, per la quale la procura aveva chiesto una condanna a 200 euro di multa mentre Schenetti aveva chiesto un risarcimento di 30mila euro a Bruzzone.
Le due professioniste si erano conosciute stando dalla stessa parte della barricata, cioè aderendo entrambe all’Associazione costituita per offrire sostegno e tutela alle donne vittime di violenza. È in questo ambito che fra le due nascono delle frizioni, poi “piomba” – nel processo in cui la Schenetti è parte offesa come vittima di stalking – una lettera della criminologa che viene depositata agli atti dal legale di Marconi. Secondo la procura in quella lettera si offende la reputazione dell’imprenditrice di Toano, da qui la denuncia sfociata nel processo giunto ieri a sentenza davanti al giudice di pace. «Sono molto soddisfatta – ha fatto sapere Bruzzone – adesso attendiamo le motivazioni sull’assoluzione di Marconi».