Ecco l’articolo di Sergio Damiani sul quotidiano l’Adige che riassume il caso di Chico Forti. A questo link potete anche scaricare la bellissima lettera di Chico Forti a sua mamma.
TRENTO – Le speranze per Chico Forti, condannato senza prove all’ergastolo il 15 giugno del 2000 dalla giuria popolare della Dade Country di Miami dopo un processo durato appena 24 giorni, sono riposte nel dossier curato dalla criminologa Roberta Bruzzone e dal’avvocato ed ex magistrato Ferdinando Imposimato. Il “report”, che per la prima volta in modo organico demolisce punto per punto il fragile castello accusatorio costruito intorno a Chico, è stato presentata nelle settimane scorse al Ministero della giustizia. A breve il dossier dovrebbe essere anche consegnato nelle mani del ministro degli esteri Giulio Terzi che – è l’auspicio di tutti – dovrebbe finalmente sostenere una forte azione diplomatica affinché ad Enrico Forti venga garantito quello che in Italia spetta anche ad un ladro di biciclette: un processo d’appello dove vengano rivalutate tutte le prove portate da accusa e difesa.
In tutti questi anni Chico Forti ha sempre, ostinatamente rivendicato la sua innocenza. Non è fuggito in Italia, come pure avrebbe potuto fare, durante la fase delle indagini. Non ha chiesto di scontare la pena in Italia perché le autorità giudiziarie della Florida vincolano questa possibilità ad un’ammissione di colpevolezza che Chico si rifiuta di fare.
Ovviamente il livello di pressione esercitato dall’opinione pubblica è essenziale affinché il «caso Forti» venga trattato a Roma come a Washington ai massimi livelli. Per questo amici, comitati, fan sui socialnetwork sono tutti mobilitati.