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Droga al Virgilio, Bruzzone: ““Basta genitori spazzaneve: si rischia il classico mostro in casa”

Intervista del 07 aprile 2016

Droga al Virgilio, Bruzzone: ““Basta genitori spazzaneve: si rischia il classico mostro in casa”

“Basta coi genitori spazzaneve: l’atteggiamento ultra-protettivo da parte dei genitori produce effetti nefasti sulla psicologia dei ragazzi e alla fine si ritrovano in casa il classico mostro”. Va dritta al punto Roberta Bruzzone, criminologa commentando con Intelligonews il caso della preside del liceo romano contestata dai genitori per il blitz anti-droga al “Virgilio”.

Che idea si è fatta del “caso Virgilio”? La preside ha ricevuto la solidarietà da tutt’Italia e le contestazioni dei genitori e degli alunni del liceo. Perché?

«Vorrei proprio capire su quali basi i genitori contestano l’iniziativa del blitz anti-droga che è stato eseguito a tutela di tutti gli alunni e dunque dell’istituto. Francamente mi sembrano assurde le contestazioni alla preside che, invece, ha dimostrato di essere una donna coraggiosa e di tutelare la sua scuola e preservare i ragazzi dall’incontro devastante con gli stupefacenti. Mi sento di manifestare tutta la mia solidarietà alla preside del liceo romano anche perchè era l’unica scelta che poteva fare in un contesto del genere. Non solo, ma il suo è stato anche un messaggio chiaro, un esempio a tutti gli altri ragazzi…».

In che senso?

«Che esistono delle regole e vanno rispettate. In altre parole, a comportamenti irregolari seguono conseguenze precise e questa è tutta salute nella vita di un adolescente. Occorre far capire a questi ragazzi che ci sono regole chiare per stare in questo pianeta e che non si può fare tutto ciò che si vuole contando sull’omertà e il silenzio dell’ambiente che ci circonda. Direi che la preside ha dato una bella lezione di educazione civica e di vita a tutti, genitori e ragazzi».

Ma perché c’è questa tendenza da parte di molti genitori a giustificare sempre e comunque gli errori dei figli. Cosa vorrebbe dire loro?

«Dovrebbero smetterla con questo atteggiamento da ‘genitori spazzaneve’: questo è esattamente il modo per far sì che i figli restino dei disadattati. L’infanzia e l’adolescenza sono una sorta di laboratorio per imparare come si sta al mondo e perché quando si diventa adulti, gli errori non vengono più condonati. Quindi alla loro età quando si sbaglia si deve pagare il conto affinchè si comprendano bene le regole da rispettare. L’atteggiamento ultra-protettivo da parte dei genitori produce effetti nefasti sulla psicologia dei ragazzi e chi affronta il percorso educativo dei figli in questo modo, con simili atteggiamenti, poi alla fine si ritrova in casa il classico mostro».

Nella sua professione di criminologa le sono capitati casi di “mostri” iper-giustificati o protetti dai genitori?

«Direi che in venti anni di professione, quasi tutti quelli che si sono spinti a fare atrocità sono figli di genitori con queste caratteristiche, ovvero gente che non ha permesso ai propri figli di sbagliare e pagarne le conseguenze e li ha giustificati anche di fronte al contesto più inverosimile. Del resto, si sa: il frutto non cade mai lontano dall’albero».