
A chi continua a chiedermi che fine abbia fatto il procedimento negli Stati Uniti relativo a plurime truffe e riciclaggio di denaro attribuito a Mirko Zeppellini – compagno di Francesca Bugamelli e soggetto che, secondo dinamiche ben note a chi osserva con un minimo di lucidità, si nasconde dietro la sigla “LA REDAZIONE” – rispondo con questo post.
E’ necessario fare alcune precisazioni, una volta per tutte.
Ecco il video di Carmelo Lavorino di un mese fa che dimostra chiaramente che Zeppellini&Bugamelli operano insieme anche se la Bugamelli cerca in ogni modo di ingannare i suoi follower negando di avere ancora a che fare con lui.
Avete dubbi che quella sia la voce di Zeppellini??
Ecco le telefonate con cui Zeppellini minaccia Giusy Campioni, una delle sue vittime, la madre di Matteo Iozzi deceduto mentre si trovava in una comunità, che, una volta scoperto di essere stata truffata da Bugamelli&Zeppellini voleva indietro i suoi soldi:
Io non faccio processi sui social.
Non mi occupo di pettegolezzi, suggestioni, ricostruzioni creative o storytelling paranoidi di matrice complottistica che caratterizzano la storia di vita di molteplici protagonisti della campagna d’odio in atto.
Mi occupo di fatti, documenti, atti verificabili.
Parliamo di soggetti che da anni, in modo ossessivo e sistematico, tentano di delegittimarmi con ogni menzogna possibile immaginabile, costruendo narrazioni false, forzate, apertamente diffamatorie, con una modalità che ha ormai assunto i contorni di una persecuzione comunicativa evidente.
Parliamo, inoltre, di soggetti che in modo documentato e accertato hanno fatto della menzogna sistematica e della manipolazione il loro vero e proprio marchio di fabbrica. Persone che non esitano a strumentalizzare anche chi si trova in condizioni di estremo dolore, utilizzandolo come leva emotiva per sostenere narrazioni artefatte e funzionali ai propri interessi.
È un metodo consolidato, reiterato nel tempo, che non riescono — o non vogliono — minimamente abbandonare. Parliamo di individui abituati a mentire, a costruire prove false, a deformare i fatti con una disinvoltura che non è frutto di errore o superficialità, ma di scelta consapevole.
E questo non è un giudizio opinabile: è un dato documentato e documentabile, che emerge con chiarezza ogni volta che si va a verificare ciò che affermano alla prova dei fatti.
Alcune fonti documentali:
Sull’inchiesta della Procura di Napoli nord per associazione a delinquere in merito alle prove false presentate nel caso di Tiziana Cantone:
Ed è importante chiarire anche il livello delle “forze in campo”, perché è bene che chi osserva sappia con chi abbiamo a che fare:
• terrapiattisti e negazionisti della realtà,
• soggetti che arrivano a negare persino l’esistenza di Filippo Turetta,
• individui che dichiarano apertamente di essere manipolatori,
• persone che ammettono di avere gravi problematiche psichiatriche (esistono video e ne riparleremo…)
• soggetti diagnosticati con disturbi deliranti,
• personaggi che oscillano costantemente tra vittimismo, complottismo e falsificazione sistematica dei fatti.
Questo è il livello.
Questo è il contesto.
Questi sono i soggetti che da anni cercano di screditarmi.
Proprio per questo, l’unico approccio serio possibile è uno solo: andare ai documenti.
Ecco in sintesi come è andata:
Il processo federale United States v. Zeppellini (2:16-cr-00350) fu aperto in Nevada il 30 novembre 2016 a seguito di un’incriminazione (indictment) per reati che rientrano nella giurisdizione federale degli Stati Uniti per truffe plurime e riciclaggio di denaro.
Mirko Zeppellini si trovava nel distretto del Nevada (che include Las Vegas) durante il periodo dell’incriminazione.

Durante il procedimento, Zeppellini è stato trattenuto in strutture federali sotto la supervisione del Bureau of Prisons (BOP)
Federal bureau of prisons – basta digitare il nome di Mirko Zeppellini…
dove è stato sottoposto a valutazioni psichiatriche per determinare la sua capacità di stare in giudizio su richiesta della sua difesa (qui sotto trovate i riferimenti alla perizia psichiatrica affidata dal giudice al Dr. Robert G. Sarrazin.
La difesa sostenne che Zeppellini necessitasse di trattamenti specifici e valutazioni da parte di esperti esterni (valutazione affidata dai legali al Dr. Roitman) prima che il processo potesse procedere verso il dibattimento sulle accuse di truffa o altri reati.
Il Dr. Robert G. Sarrazin M.D., era il Capo del Dipartimento di Psichiatria presso l’U.S. Medical Center for Federal Prisoners di Springfield, Missouri. Fascicolo n. 75. T
Il Dr. Robert G. Sarrazin ha diagnosticato a Zeppellini un disturbo delirante, di tipo persecutorio e grandioso. Ivi, p. 2. Ossia un disturbo psicotico che valse a Zeppellini un pronunciamento di totale incapacità di intendere e di volere.
E siccome era totalmente incapace di intendere e di volere non poteva essere considerato imputabile quindi il processo si interruppe e lui fu rimesso in libertà dopo aver passato un anno in carcere e circa un anno in un manicomio criminale.
Una volta tornato a piede libero era stato espulso dagli Stati Uniti in quanto clandestino ma lui si rese irreperibile. Qualche mese dopo Zeppellini creò una serie di false identità, tra cui quella di Henry Iovine e di John Peschiera e contatto lo studio Bernardini De Pace per offrire una collaborazione nel contrasto alla pirateria attraverso il famigerato (e ormai sputtanatissimo) Emme Team.
Ma torniamo al processo.
Natura dei capi d’accusa: Il prefisso “cr” nel numero di caso (Criminal) indica che si trattava di accuse penali mosse dal governo degli Stati Uniti contro l’individuo.
Il processo è rimasto in sospeso per oltre un anno principalmente a causa delle dispute legali sulla capacità mentale di Zeppellini.
La difesa ha richiesto che a Roitman fossero forniti tutti i registri medici e psichiatrici del Bureau of Prisons (BOP) e che gli fosse permesso di intervistare Zeppellini tramite videoconferenza per completare il suo parere esperto.
Il Dr. Norton Roitman (indicato in alcuni documenti come Norman Roitman) è lo psichiatra forense incaricato dalla difesa di Mirko Zeppellini nel dicembre 2017 per condurre una valutazione indipendente nell’ambito del processo in Nevada.
Il ruolo del Dr. Roitman è stato fondamentale per le sorti del processo a carico di Zeppellini.
Valutazione dei “Sell Factors”:
Il tribunale ha autorizzato Roitman a valutare Zeppellini in merito ai cosiddetti “Sell factors”. Si tratta di criteri legali utilizzati negli Stati Uniti per determinare se il governo possa somministrare forzatamente farmaci antipsicotici a un imputato al fine di renderlo mentalmente idoneo (competent) a sostenere un processo.
In conclusione, la valutazione del dott. Roitman ha sostanzialmente consolidato la diagnosi di disturbo psichiatrico di natura delirante a carico di Zeppellini, rafforzando in modo univoco il quadro clinico già emerso. Tale accertamento ha comportato, sul piano giuridico, un pronunciamento di incapacità di intendere e di volere, con la conseguente dichiarazione di non imputabilità e il proscioglimento del soggetto.
Ecco chi si nasconde oggi, e anche piuttosto goffamente va detto, dietro Francesca Bugamelli. Ecco chi è, di fatto, l’unico soggetto realmente coinvolto nella sua fantomatica “redazione”. Ed è per questo che tutti i video della Bugamelli riportano immancabilmente la sigla Emme-Team: perché non è mai esistita alcuna presa di distanza da parte di questa signora rispetto a M-Team, soggetto di cui è responsabile e rappresentante ormai da diversi anni.
Questo è il livello reale della situazione.
Lo sappiamo con certezza, perché ci è stato confermato direttamente e perché ci è stata trasmessa documentazione, inclusi audio e video, che questo soggetto interagisce con una moltitudine di persone. Di conseguenza, tutti sanno perfettamente che dietro Bugamelli c’è Mirko Zeppellini.
Non esistono dubbi realistici al riguardo: si tratta di un vero e proprio segreto di Pulcinella, che viene tuttavia attivamente protetto, in modo francamente inquietante.
Alcune persone sono state addirittura costrette a bloccarlo, tanta era l’insistenza e la pressione esercitata nel tentativo di ottenere vantaggi, passando attraverso interviste, apparizioni e servizi televisivi. Un comportamento reiterato, invadente, che emerge con chiarezza dalle testimonianze e dal materiale in nostro possesso.
Colpisce, tuttavia, che una pletora di soggetti segua in modo a dir poco inquietante una persona che è già stata valutata sul piano psichiatrico come completamente delirante, immersa in una dimensione persecutoria di gravità tale da compromettere l’esame di realtà. Ed è proprio questo il soggetto che, nei fatti, manovra, che costituisce la cabina di regia di tutte le iniziative diffamatorie che mi riguardano. Ovviamente è in degna compagnia.
Perché? Perché due anni fa — anzi, ormai tre — sono stata determinante nell’individuare la sua reale identità, sgombrando il campo dalle molteplici maschere dietro cui si è a lungo nascosto. Ed è evidente che un soggetto affetto da disturbo delirante, con manie di grandezza di tale portata e un interesse narcisistico marcato, non possa perdonare un’operazione di smascheramento di questo tipo che ha fatto crollare lo schema di truffe ai datti di familiari di soggetti deceduti in circostanze tragiche.
Tra le famiglie truffate ci sono:
I genitori di Marco Vannini
I genitori di Jimmy Pozzi
I Familiari di David Rossi,
La madre di Tiziana Cantone
I familiari di Giulia di Sabatino
I familiari di Matteo Iozzi
Ecc ecc ecc
I fatti, però, restano. E sono questi.
Tutto il resto verrà raccontato molto presto, attraverso contributi mirati di approfondimento, nei quali ricostruiremo in modo puntuale e documentato l’intera vicenda di Mirko Zeppellini, di M-Team e di tutti coloro che hanno avuto e hanno rapporti con lui.
Io continuerò a rispondere nelle sedi competenti a chi persevera nella diffamazione, nelle falsificazioni e nelle campagne di fango.
Qui, come sempre, metto a disposizione un metodo: fatti, atti, documenti.
Il resto è rumore.
E ognuno, a questo punto, può fare le proprie valutazioni.





