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L’uomo sul treno, un thriller moderno ed efficace

L’uomo sul treno, un thriller moderno ed efficace

ROMA – E’ bella, adrenanilica e molto hitchockiana l’ultima impresa dell’eterno Liam Neeson. L’attore irlandese 65enne torna in un action-thriller differente dai suoi precedenti: l’azione c’è ancora ma stavolta è funzionale alla trama. “L’uomo sul treno” è un film godibilissimo che lascia con il fiato sospeso fino ai titoli di coda. Merito del regista Jaume Collet-Serra (alla quarta collaborazione con Neeson) che divide la pellicola in due: nella prima parte prevale il mistero, nella seconda si scatenano i pugni e le ‘mazzate’ in tipico stile Neeson. La caccia all’uomo al quale è chiamato il protagonista coinvolge gli spettatori che devono capire attraverso gli sguardi o le movenze dei sospettati chi si nasconde dietro l’identità del misterioso passeggero di un treno che nasconde un terribile segreto.

Michael McCauley (Liam Neeson) è un impiegato apparentemente normale che lavora da anni nel campo delle assicurazioni, facendo sempre la stessa tratta di treno. Un pendolare come tanti, insomma. Sui vari vagoni si intrecciano e si sfiorano vite differenti. Ci sono scompartimenti affollati ed alti deserti. Tutto sembra andare come al solito nella vita di McCauley fino a quando a causa della crisi, viene licenziato. Frastornato dalla notizia Michael si appresta a prendere il suo solito treno per tornare a casa, forse per l’ultima volta da pendolare. Proprio su quell’ultimo treno Michael incontra una donna (Vera Farmiga) molto elegante che gli propone quello che, a tutti gli effetti, sembra essere “un gioco” apparentemente inoffensivo, ovvero trovare per centomila dollari una persona che su quel treno non dovrebbe starci. Michael accetta e comincia la sua ricerca senza rendersi conto delle ripercussioni alle quali andrà incontro.

La pellicola di Jaume Collet-Serra è molto originale con delle inquadrature che proiettano lo spettatore direttamente nella scena, coinvolgendolo in modo molto realistico. L’unica pecca è forse legata alla seconda parte quando l’abuso di effetti speciali a volte è davvero immotivato.

ALL’ANTEPRIMA ANCHE LA BRUZZONE – All’anteprima stampa andata in scena ieri sera ha partecipato anche Roberta Bruzzone, la nota criminologa, che ha intrattenuto i giornalisti svelando alcuni consigli per risolvere intrighi complicati come quello che vede protagonista Liam Neeson nel film. Più che una semplice proiezione, quella di ieri sera è stata un’esperienza interattiva assolutamente nuova.

 

Fonte: corriere dello sport.it