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Macron e la moglie over 60, Bruzzone: “Viva Dio, sdoganato tabù maschilista. E Trump?”

Intervista del 26 aprile 2017

Macron e la moglie over 60, Bruzzone: “Viva Dio, sdoganato tabù maschilista. E Trump?”

Il termine première dame di Francia è utilizzato nei media per indicare il coniuge o il partner del presidente della Repubblica francese. Il fatto che una donna possa diventare per la prima volta la titolare dell’Eliseo potrebbe creare qualche problema, ma sembra che anche nel caso di un uomo come successore di Hollande ci sia qualcosa “che non va”. Il riferimento è a Brigitte Trogneux, moglie di Macron da dieci anni e sua ex professoressa al Liceo. I due si passano 24 anni. E così il gossip inizia a parlare politichese e punta il dito (anche) contro questa relazione. Si parla di “complesso di Edipo”, di “relazione sospetta” e via dicendo. Ancora c’è chi sottolinea come simili critiche siano in realtà maschiliste, perché se fosse stato il contrario nessuno (o quasi) avrebbe avuto da ridire. IntelligoNews ne ha parlato con la criminologa Roberta Bruzzone, profiler dei concorrenti di Ballando con le Stelle, chiedendole quale sia la chiave di lettura più corretta in questo caso…

Macron e Trogneux, sposati da dieci anni, finiscono nel mirino di una certa stampa che vede con sospetto il quarto di secolo che all’anagrafe separa i due…
“Tutto il mondo è paese! Se fosse stato così a parti inverse, vedi Trump?”

Come sarebbe andata?
“Sarebbe stato considerato un gran figo a livello internazionale. Questo la dice lunga su quanto siamo ancora indietro, anche negli ambienti più evoluti. I vecchi stereotipi di natura sessista sono ancora ampiamente rappresentati”.

Queste critiche dunque sono una forma di maschilismo?
“Certamente. Ripeto, se la sproporzione fosse stata invertita nelle parti avrebbe solo destato favore. Lo abbiamo visto anche di recente. Anzi, la donna in quanto preda sessuale che rafforza il prestigio del politico importante va bene, quando la donna invece in qualche modo è una figura più legata alla maturità non va più bene”.

Paolo Crepet ha detto che è “logico” per ogni alunno essere stato attratto da una bella insegnante, definendo questo “un sogno erotico”. Ha ragione?
“Sì, è normale in adolescenza rivolgersi ai modelli adulti disponibili e quale migliore figura se non quella in ambito scolastico. La cotta per la professoressa fa parte di quella fase, quando si esce dal complesso di Edipo e si inizia a guardarsi intorno”.

Le dà fastidio dunque questa quantità di critiche?
“Non è che mi dia fastidio, diciamo che purtroppo non mi sorprende minimamente. E credo che questo genere di scenario, visto che sarà lui probabilmente il prossimo Presidente, lo accompagnerà per tutta la durata del suo mandato”.
Trump invece, mi diceva, non ha questi problemi.

“Esatto. Lì la sproporzione è inversa e quindi va bene. Quella è socialmente accettata, questa di Macron evidentemente ancora no. Invece viva Dio, ha sdoganato un ulteriore tabù. Macron già mi piace per questo”.

Dagospia, per concludere, ha scritto che la coppia formata da lei e Vittoriana Abate è “la più amata del pomeriggio di Rai1”, prevedendo un possibile spazio per lei nel format estivo. Le fa piacere leggere ciò?
“Se sono proposte interessanti, perché no…”.