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Legalizzazione cannabis in Aula, Bruzzone: “Troppe falsità, quante violenze commesse per droga”

Intervista del 30 giugno 2016

Legalizzazione cannabis in Aula, Bruzzone: “Troppe falsità, quante violenze commesse per droga”

“Non esistono droghe leggere”. La criminologa Roberta Bruzzone ha un’opinione molto netta sulla cannabis, la cui legalizzazione sarà discussa alla Camera il 25 luglio. E a IntelligoNews spiega: “Avete idea di cosa significhi mettersi alla guida di un’autovettura dopo aver fatto uso di cannabis?”
Cosa pensa della proposta di legge sulla cannabis?
«Una pessima idea, da tutti i punti di vista. Non esistono droghe leggere. Ogni droga crea un effetto sul nostro organismo, crea dei circuiti di gratificazione che sono difficilissimi da fermare. Ogni giorno ho a che fare con persone che hanno compiuto atti molto violenti sotto l’effetto di droghe. Molto spesso è cocaina, certo. Ma a volte anche cannabis».
Il fatto che la discussione avvenga il 25 luglio, in un clima di smobilitazione vacanziera, non è di per sé eloquente?
«Mi sembra un altro indicatore preoccupante. Credo che a un dibattito così delicato si dovrebbe dare decisamente maggiore attenzione. Lei ha idea di cosa significhi mettersi alla guida di un’autovettura dopo aver fatto uso di cannabis? Cosa provochi ai nostri parametri di veglia? Lei si farebbe operare da un chirurgo che la sera prima ha fatto uso di marijuana?».
La proposta di legge prevede il divieto di fumo di marijuana e hashish in luoghi pubblici, aperti al pubblico e negli ambienti di lavoro, pubblici e privati. Se è un’abitudine così inoffensiva, non è incoerente porre queste restrizioni?
«Non può esserci coerenza in chi crede che l’uso di cannabis sia inoffensivo. È falso sotto il profilo scientifico. Le cosiddette “droghe ricreative” hanno diversi profili di tossicità, ma nessuna di loro è innocua».