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Studente Usa nel Tevere, Bruzzone: “Il profilo della criminalità predatoria urbana. I turisti target prelibato”

Intervista del 05 luglio 2016

Studente Usa nel Tevere, Bruzzone: “Il profilo della criminalità predatoria urbana. I turisti target prelibato”

“La percezione dell’insicurezza nelle città credo che al momento sia ai massimi storici, perché viviamo in contesti urbani abbastanza ad alto rischio: c’è di tutto di più, ci sono persone di qualunque estrazione sociale e di qualunque etnia e molte di queste sono focalizzate sul cercare di vivere alle spalle di altre. Quanto accaduto allo studente americano è il risultato di una criminalità predatoria urbana”. E’ l’analisi della criminologa Roberta Bruzzone, che nell’intervista con Intelligonews spiega cosa c’è dietro la tipologia dei reati per futili motivi, commentando il caso dello studente americano trovato cadavere nelle acque del Tevere.
Che idea si è fatta di questo caso? Lo studente americano pare frequentasse la zona della “movida” romana a Trastevere: in generale, si tratta di aree urbane ormai a rischio perché nel target dei malintenzionati di turno oppure no? 
“Sicuramente quella è una zona affollatissima non solo di gente che trascorre una serata piacevole, ma anche di molti predatori, ladri, rapinatori che approfittando del clima ‘festaiolo’ e del fatto che le persone sono meno presenti a loro stesse, per certi aspetti, si muovono in un terreno fertile per compiere reati”.
Il 40enne senza tetto fermato in queste ore, è accusato di omicidio aggravato per futili motivi. Pare si sia trattato di una rapina al culmine della quale lo studente sarebbe stato spinto nel Tevere e sarebbe annegato perché non sapeva nuotare. Tra l’altro risulterebbe il prelievo di 1500 dollari da due card dello studente fatte a Milano. Come è possibile?
“E’ possibile che la persona fermata dalle forze dell’ordine – se questa è colui che ha rapinato il ragazzo – si sia liberato di alcune cose rivendendole a sua volta. Naturalmente, chi compie questo tipo di reati ha già un interlocutore per smistare la merce”.
Che ambienti sono e che profili delinquenziali sono in questa specifica tipologia di reati urbani?
“E’ il profilo della criminalità predatoria urbana, all’interno della quale c’è di tutto e di più. Sono persone di bassissimo profilo che vivono di espedienti, costantemente alla ricerca di nuove prede e purtroppo questo è il lato oscuro delle nostre città: laddove c’è benessere, persone che si muovono, che spendono che vivono la propria vita, ci sono anche coloro che ne approfittano della confusione per mettere a segno i loro colpi”.
Ma i turisti o gli stranieri in generale sono un target privilegiato? 
“I turisti sono un target assolutamente prelibato. Purtroppo sono proprio loro quelli più a rischio; basta farsi un giro nelle questure delle zone della cosiddetta ‘movida’ romana per rendersi conto che gli stranieri sono un bersaglio importante e sono poco tutelati sotto questo profilo perché non sanno muoversi in mezzo alle insidie che una città come Roma o altre città complesse come le nostre oggi propongono. Ci sono alcune zone della città prese nel target da questi criminali proprio perché è gente disponibile a spendere qualche soldo in più con qualche soldo in tasca, e di conseguenza per i delinquenti restano la preda preferita”.
L’insicurezza nelle città è un fenomeno in aumento? E i reati per futili motivi stanno salendo nelle vostre classifiche statistiche? Qual è il quadro complessivo?
“Questo tipo di reati sono perennemente alti come numero nell’economia generale delle denunce che vengono presentate alle forze dell’ordine e dunque hanno un fattore di incidenza elevato. Direi che sotto il profilo criminale è una delle piaghe principali che riguardano le nostre città”.
Cosa serve per contrastare il fenomeno e diminuirne l’incidenza?
“La percezione dell’insicurezza nelle città credo al momento sia praticamente ai massimi storici, perché è difficile non rendersi conto che viviamo in contesti urbani abbastanza ad alto rischio: c’è di tutto di più, ci sono persone di qualunque estrazione sociale e di qualunque etnia e molte di queste sono focalizzate sul cercare di vivere alle spalle di altre, ovvero sfruttando gli altri in maniera predatoria. Bisogna stare molto attenti: evitare di girare da soli, purtroppo anche in ambienti che apparentemente sembrano privi di rischi perché questo tipo di rischi, ormai, sono ovunque”.